Episodio VI:

L’Imperatore, deciso una volta per tutte ad eliminare l’Alleanza, dispone la costruzione di una seconda Morte Nera, ancora più potente della prima. Il Moff Jerjerrod viene incaricato di completarla al più presto possibile e il suo operato viene seguito da Vader.

Intanto nel tentativo di salvare Han Solo dalle grinfie di Jabba, Luke elabora un piano nell’ambito del quale invia i due droidi R2 e 3PO al suo palazzo come doni. 3PO diventa il traduttore di Jabba ed a R2 viene dato il compito di servire le bibite.

Nello stesso giorno dopo uno spettacolo di danza, la ballerina Oola, che rifiuta le avances del suo padrone, viene fatta divorare da una grossa creatura carnivora, il Rancor, e poco dopo giunge nel palazzo il cacciatore di taglie Boushh che porta con sé come prigioniero Chewbacca. Quando Jabba si rifiuta di pagare la ricompensa richiesta, Boushh minaccia di attivare un detonatore termico, riuscendo in questo modo a convincerlo a dargli ciò che desidera.

Successivamente Boushh libera Han Solo dalla carbonite - che però ha perso temporaneamente l’uso della vista - e si toglie il suo travestimento, rivelandosi a lui con la sua vera identità: Leia. Purtroppo vengono scoperti da Jabba e Han viene di nuovo imprigionato, mentre Leia diventa la schiava di Jabba.

A questo punto Luke usando la Forza riesce a farsi ricevere da Jabba, per chiedergli la liberazione dei suoi amici, e dichiarando di essere un Cavaliere Jedi, minaccia di usare i suoi poteri se egli non acconsentirà. Jabba invece aziona un trabocchetto e fa finire Skywalker nella tana del Rancor. Luke però con astuzia riesce ad uccidere la bestia.

Come punizione per la morte della creatura, Luke, Han e Chewbacca vengono condannati a morire lentamente nello stomaco del Sarlacc e vengono condotti sul luogo dell’esecuzione, ma grazie all’aiuto di R2 e di Lando, che si era nascosto tra i servitori di Jabba, Luke prende in mano la situazione. In seguito ad una battaglia nel deserto di Tatooine, durante la quale Boba Fett finisce nello stomaco del Sarlacc, spinto da Han accidentalmente, e Leia strangola Jabba con la stessa catena con la quale era legata, il veliero del signore del crimine viene distrutto e i ribelli lasciano il pianeta.

Luke decide quindi di tornare su Dagobah, dove assiste alla morte di Yoda. Il Maestro Jedi, prima di morire, confida al giovane l’esistenza di un altro Skywalker, che successivamente scopre essere la Principessa Leila. Infatti lo spirito di Obi-Wan fa visita a Luke, gli conferma che Vader è suo padre e gli rivela che Leia è sua sorella.

Una volta raggiunti gli altri ribelli, Luke partecipa alla progettazione della battaglia di Endor. L’Alleanza è venuta a conoscenza dall’ubicazione della nuova stazione imperiale, ancora in costruzione e si organizza per distruggerla prima che diventi operativa. I ribelli però non sanno che l’Imperatore, che nel frattempo è giunto sulla seconda Morte Nera, ha fatto trapelare di proposito tali informazioni per farli cadere in trappola ed eliminare una volta per tutte i suoi oppositori.

Han, Leia, Chewbacca, Luke e i due droidi si recano con una squadra di incursori sulla luna boscosa di Endor per disattivare lo scudo che protegge la stazione orbitante. Lando, invece, insieme all’Ammiraglio Ackbar, si prepara a condurre la flotta dell’Alleanza per sferrare l’attacco finale.

Giunti su Endor i ribelli incontrano subito delle pattuglie imperiali, che riescono ad eliminare dopo uno spettacolare inseguimento alla guida delle speeder-bike. Leia si stacca dal gruppo e incontra un piccola creatura appartenente alla razza degli Ewoks, Wicket, con il quale fa amicizia. Gli altri, che la cercano, vengono catturati dagli Ewoks, che considerano 3PO una specie di divinità e progettano di sacrificare gli altri prigionieri in suo onore. Luke, con l’uso della Forza, fa credere che il droide sia veramente in possesso di poteri soprannaturali e, quando 3PO chiede la liberazione dei suoi amici, gli Ewoks obbediscono. Lo stesso droide protocollare, che conosce abbastanza il linguaggio di quelle creature, spiega loro la situazione e ottiene il loro appoggio nella lotta contro gli imperiali.

Luke, deciso ad affrontare Vader, confida la verità su suo padre a Leia e gli rivela di essere il suo fratello gemello, quindi si consegna agli imperiali.

L’Oscuro Signore dei Sith conduce suo figlio al cospetto dell’Imperatore a bordo della Morte Nera.

L’attacco ha inizio e gli alleati escono dall’iperspazio, mentre la squadra di Han si appresta a disattivare lo scudo, ma gli imperiali, sapendo già del loro arrivo, li catturano, impedendo loro di svolgere la loro missione.

La flotta ribelle ben presto si rende conto non solo che lo scudo è ancora attivo, ma anche che la stazione nemica è completamente operativa, seppure la sua costruzione non è stata ancora terminata.

Per fortuna, grazie all’intervento degli Ewoks, Han e i suoi amici vengono liberati e possono quindi portare a termine il loro compito.

Durante la battaglia i ribelli uniscono le loro forze riuscendo addirittura a distruggere il Super Star Destroyer Executor.

All’interno della Morte Nera, intanto, l’Imperatore fa in modo di mettere Vader e Luke l’uno contro l’altro in un durissimo duello. Luke fa di tutto per non combattere contro il padre, ma quando questo minaccia di tentare di portare al Lato Oscuro sua sorella – della quale scopre l’esistenza leggendo nei pensieri del figlio -, il giovane Skywalker reagisce e alla fine riesce a battere Vader, tagliandogli una mano. A questo punto però si ferma e si rifiuta di ucciderlo.

L’Imperatore, realizzando di non essere riuscito a portare Luke al Lato Oscuro, decide di ucciderlo scagliandogli contro dei potentissimi fulmini di Forza. A questo punto Vader, vedendo suo figlio supplicarlo in punto di morte, lascia riemergere quel poco di Anakin Skywalker che era rimasto in lui, sconfiggendo il Lato Oscuro che lo dominava, e reagisce, afferrando l’Imperatore e scagliandolo nel nucleo del reattore della stazione spaziale.

Questo gesto però mette fuori uso il suo supporto vitale e nei pochi istanti che precedono la sua morte, Anakin Skywalker chiede a suo figlio di rimuovere la maschera che copre il suo volto cosicché egli possa vederlo per una volta con i suoi veri occhi.

Intanto, essendo stato disattivato lo scudo che proteggeva la Morte Nera, Lando pilota il Falcon nel cuore della stazione imperiale seguito dall’X-Wing di Wedge Antilles e bombarda il nucleo del reattore. Ne segue una reazione a catena e i ribelli fanno appena in tempo a mettersi in salvo, prima che la potente arma dell’Impero si disintegri.

Luke fortunatamente riesce a lasciare la stazione prima che esploda e porta con sé il corpo del padre.

La notizia della morte dell’Imperatore e della distruzione della Morte Nera fa rapidamente il giro della galassia e ovunque iniziano i festeggiamenti.

Luke, dopo aver dato fuoco ai resti di Anakin Skywalker, rivede per un attimo gli spiriti di Obi-Wan, Yoda e di suo padre, quindi si unisce alla festa organizzata dai suoi amici e dagli Ewoks su Endor.

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